Racconti brevi
Una passeggiata
Avrei voglia di una passeggiata in uno di quei piccoli borghi che sembrano aver fermato il tempo
Cicladi
Ricordo quelle albe nelle Cicladi. Una sedia, un tavolino rotondo e un caffè che scorreva lento, come il tempo. Bianco e azzurro alle spalle e
Nostalgia
Non era una sera come tutte le altre, il silenzio era rotto solo dal cantare delle cicale. Aveva nostalgia del mare. Mancava il profumo della
Bellezza
Che poi tutti, in un modo o nell’altro – anche quelli che lo nascondono – abbiamo bisogno di “bellezza”. Quella che puoi guardare, oppure semplicemente
Non ha importanza
“Non ha importanza.” – disse guardando il tramonto. L’orizzonte aveva perso la sua linea, i colori la confondevano tra i riflessi della luce sul mare.
Profumo
Non riuscivo a dire più nemmeno una parola. Il suo profumo, i suoi occhi, la sua bocca e le sue mani strette alle mie riempivano
A casa
Era a casa, e ora lo ero anche io. “Quanti anni sono passati?” Il vento le muoveva i lunghi capelli castani come se il mare
Ti stavo pensando
Sai, ti stavo pensando. Diversamente da ogni altra volta in cui l’ho fatto. Non c’è tumulto tra i pensieri, nessun conflitto in questa sera di
Non lo sapevo descrivere
Non saprei descrivere quel sapore con semplici parole. In fondo, pensavo, si trattava solo di un bacio. D’altronde come si può descrivere ciò che è
Non può sorridere
Aveva i capelli bianchi, corti e ben curati. Chiunque le avrebbe dato una settantina di anni ma, Anna, ne aveva solo cinquantadue. Il viso, di
Inferno e Paradiso
Siamo così distanti. Due pianeti nella stessa galassia. Senza un senso e senza tempo nel disordine della follia, tra pensieri che diventano poesia, e il
Le ultime parole
“Se queste sono le ultime parole che scriverò…” – pensava, mordendosi nervosamente le labbra – “beh…sì, dovranno saper trasmettere tutto ciò che ho provato, provo
E poi pensavo
E poi, poi pensavo al tempo che scorre e a tutte le carezze perse. Sarà colpa di quelle parole non dette, della paura che incatenava
Scrivo
Una sera come tante altre. La musica in sottofondo mentre giungono pensieri che urlano parole. Scrivo. E tu? Starai danzando sulle note di una canzone
Forse un giorno capirò
Un giorno forse capirò. O non capirò mai. Non lo so. Tra le onde di un mare in burrasca, in lotta con il vento gelido
L’unica verità
Avrei voluto estirparlo con qualsiasi mezzo quel senso di ansia che con costanza, notte e giorno, premeva sul torace. Un macigno capace di aumentare di
Infinite stagioni
Io sarò qui. Sai, te lo dicevo un tempo: arriverà il nostro momento. E finirà il silenzio e finirà l’inverno con il suo gelo, Il
Parole riservate
Esistono parole che, per me, restano confinate nel “sentire”. Non possono in alcun altro modo diventare voce se non attraverso la spontaneità e la forza
Respiro
“Sai…” – mi diceva quel vecchio – “la vita è difficile da abbandonare anche quando sei già morto.” Non riuscivo a capire il senso di
Una riflessione sulla guerra
Guerra. Una parola semplice ad alto contenuto distruttivo. Parlare di guerra per chi non l’ha mai vissuta credo che sia quasi un atto di arroganza
La scatola dei ricordi
“Vieni a sederti qui accanto a me.” Era strano quel giorno, quel suo essere sempre sorridente aveva lasciato spazio ad uno sguardo serio, triste. Aprì
Le comari.
Un tempo esistevano le “comari”. Le ho sempre immaginate con il foulard in testa, sedute sulla sedia posizionata fuori dalla porta di casa, composte e
Tra me e un caffè.
Un giorno, uno come tanti altri, che inizia con un’alba e finirà con un tramonto e nel mezzo i soliti impegni, le abitudini, la mia
Ehi Tu, Luna.
È alla sera, quando il Sole tramonta con la speranza di incontrare per un solo istante la Luna, che giungono i pensieri in uno scorrere
C’era una volta un Re
Tutti conoscono l’inizio delle favole, perché tutte cominciano così: “C’era una volta…”. C’era una volta un Re, senza un regno e con un trono fatto
Musica
Il silenzio, quello tipico della tempesta interiore che imperversa, dei pensieri che giungono e scorrono disordinati e insistenti, del senso di smarrimento che vorresti combattere
Non sono uno scrittore
Scrivere un libro non definisce certo l’autore uno scrittore, non almeno nel mio intenderlo, ché nella mia vita ho letto tanto e ho sempre diviso
Il primo bacio
Pensavo al primo bacio. Non al primo in assoluto, ma al primo tra di noi, quello che non c’è stato, quello che forse non ci
Il Temporale
E’ appena passato il temporale, sembrava interminabile, lampi, tuoni, raffiche di vento e scrosci d’acqua lasciano ora spazio ai colori dell’arcobaleno in un cielo che
Il fascino dell’equilibrio
Ci sono certi giorni, giorni come questo, fatti di pensieri e di ricordi di vita vissuta, di esperienze che hanno contribuito a renderti ciò che sei
La Maschera
Scende la sera tra le calle, lontano dalla ben più ampia e famosa piazza San Marco. I lampioni si accendono di quella luce color giallo
Credo
“Non esiste il Credo incondizionato.” Sarebbe come negare di essere pensante, di essere dotati di un cervello specializzato nel cercare di razionalizzare, di porsi interrogativi,
Il Cavallo di Troia
“quelle orde di immigrati sono il Cavallo di Troia dell’esercito mussulmano” (Oriana Fallaci) Da ieri penso e ripenso a quella frase. Cassandra lo aveva già
La follia, quella sana, non curatela. Alimentatela.
© Fabrizio Bozzini, Novembre 2014